La delicata questione dei maiali
inselvatichiti, dei cinghiali selvatici e delle mucche non
controllate nel pascolo, intrapresa oltre dieci mesi fa per una
serie di segnalazioni e esposti che alcuni proprietari di fondi
agricoli presentarono sia al Comune che alle locali Forze di
Polizia, è stata affrontata nel secondo vertice che si è tenuto
oggi 8 Luglio nella Prefettura di Siracusa.
Sua Eccellenza il Prefetto di Siracusa dottoressa Maria Fiorella
Scandurra, coadiuvata dal suo Capo di Gabinetto dottoressa
Cociuffa e da altri collaboratori, ha ospitato nella sala riunioni
il vice Sindaco del Comune di Buccheri Gianni Garfì, il Colonnello
dei Carabinieri di Siracusa Massimo Mennitti, il Commissario del
Corpo Forestale di Siracusa Mario Costa, il Dirigente Provinciale
dell’Azienda Foreste Demaniali di Siracusa dottore Antonino De
Marco, il dottore Giorgio Gurrieri in qualità di Responsabile del
Servizio Sanità Animale dell’Asl 8 di Siracusa e il suo collega
dottore Salvatore Ficara, il Comandante Provinciale della Guardia
di Finanza Colonnello Cosimo Tripoli, un rappresentante della
Questura di Siracusa, il Presidente dell’Unione dei Comuni Paolo
Amenta e alcuni Sindaci e Assessori della zona montana, alcuni
rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste e Animaliste.
Il Prefetto ha aperto la riunione per proseguire nella strada
intrapresa nel mese di Maggio dove fu vagliata per bene la
delicata questione dei maiali inselvatichiti o maiali neri dei
Nebrodi che, nella fattispecie, avevano e continuano ancora oggi,
ad invadere il territorio montano, distruggendo interi fondi
agricoli nelle sue colture e nelle infrastrutture agricole oltre
che avanzare tentativi di aggressione alle persone e siccome il
fenomeno è tangibilmente presente, si è arrivati al nuovo vertice
in Prefettura.
Il vice Sindaco di Buccheri e il Presidente dell’Unione dei Comuni
hanno chiarito che i segnali ai presunti possessori di questi
animali selvatici, sono stati dati a mezzo di notizie sulla carta
stampata e sulla televisione ed in alcuni punti, sono stati
installati anche degli avvisi per suggerire di radunare questi
animali e portarli nelle eventuali loro aree recintate ma sembra
che nulla sia cambiato.
E’ seguito uno scambio di opinioni, di pareri sia sull’aspetto
sanitario, di ordine pubblico e di protezione animalista, che ha
determinato l’indirizzo con cui il Prefetto vuole dare corso alla
delicata problematica che non va assolutamente lasciata in secondo
piano ma attenzionata fino in fondo nella probabilità che possa
estendersi ad altri territori montani.
Intanto, è stato dato incarico al vice Sindaco di Buccheri,
territorio simbolo della problematica in questione, di approntare
un’Ordinanza Sindacale in stretta collaborazione con il Segretario
Comunale e il Sindaco, nel pieno rispetto della Legge, in cui
dovrà essere prevista la cattura e l’eventuale abbattimento di
questi animali ritenuti pericolosi per la pubblica incolumità e
per l’ambiente, così come ampiamente espresso dal dottore De Marco
dell’Azienda Foreste il quale ha detto a chiari note <che di
questo passo, dei boschi, oggi di Buccheri e domani di altre
realtà, nel giro di un decennio, non rimarrà nulla, solo una
desertificazione>; il tutto dovrà avvenire con apposite squadre
costituite da cacciatori autorizzati, coadiuvati dalle Forze
dell’Ordine e dall’apparato Sanitario Provinciale.
Per quanto riguarda invece il controllo del territorio, il
Comandante Provinciale dei Carabinieri ha assicurato che già da
questo fine settimana, tutto il territorio montano sarà oggetto di
appositi servizi mirati al controllo della transumanza, della
tenuta degli animali nei poderi e di ogni altro requisito serva
per la tranquillità altrui (vedasi l’ultimo caso in ordine di
tempo in cui un giovane di Palazzolo Acreide è deceduto dopo aver
investito una mucca in piena notte, libera nella strada a
scorrimento veloce Mare Monti, in territorio di Canicattini Bagni
mentre la Polizia si occuperà di aumentare i controlli nelle
arterie che danno sbocco alle autostrade dove poi avviene la
transumanza o gli abigeati che seguono dappprima il passaggio a
piedi nelle campagne e nelle strade rurali e poi sui mezzi
gommati, per andare a finire nel messinese o addirittura, come
scoperto dai Carabinieri di Buccheri, fino in Calabria.
L’operatività però, dovrà necessariamente essere preceduta da
nuova riunione in Prefettura per avere tutto il supporto legale
possibile, prima di mettere in atto la cattura e l’abbattimento.
Il vertice è servito anche a fare il punto sulla situazione del
randagismo nei comuni allo stato attuale.
Un impegno essenziale e determinante quindi viene fuori dal nuovo
vertice in Prefettura in cui l’Assessore al Territorio e alla
Viabilità Rurale Gianni Garfì esprime la sua soddisfazione per la
continuazione di un’impegno preso nel dare risposte alle vibranti
richieste dei cittadini buccheresi che vogliono essere tranquilli
e sicuri quando vanno nelle loro campagne.
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