Un lavoro che era un chiodo fisso, se sarei stato nominato
Amministratore dal Sindaco una volta eletto, era quello di poter
dare lustro alla vallata di contrada Bilingeli, luogo in cui
insiste l’omonima fontana.
E
così è stato infatti, appena avuti pieni poteri e consapevolezza
di come operare, ho predisposto apposita Ordinanza affinchè, per
motivi di carattere sanitario, igienico e d’incendi, venisse
ripulita la vallata di Bilingeli, un sito di circa 3.500 metri
quadrati, creatosi naturalmente, in cui, intorno al 1865, venne
realizzata una fontana pubblica per via della sorgente
limpidissima di acqua potabile che sgorgava dalla zona.
Un sito che negli anni a seguire, intorno al 1970-1975, fu oggetto
di attenzione dell’allora Amministrazione guidata dal Sindaco Vito
Spanò che realizzò dei gradoni circolari per contenere una
piazzetta che venne realizzata nella soprastante via Gaetano
Barrile, successivamente chiamata largo Gaetano Barrile, gradoni
che finivano in fondo alla valle, dove c’era la fontana, luogo in
cui le massaie andavano a prendere l’acqua con i “bummuli”
nell’era moderna e vi lavavano gli indumenti, facevano bere le
bestie nell’attiguo lavatoio negli anni che erano dei nostri avi.
Adesso, la vallata ha ripreso la sua originale intensità,
dominando la piana di Terra di Bove, il Mulino di Fiume Grande e i
ruderi di quanto resta della conduttura dell’acqua, archi
miracolosamente rimasti in piedi, pieni e infestati però di rovi
ed edera che ne stanno irrimediabilmente compromettendo la sua
vita, archi oggetto di intervento anche in questi giorni almeno
per rimuovere l’edera e procedere ad una bonifica prossimamente
(nella foto la ripulitura della base degli archi).
Degli esperti operai, hanno proceduto dall’alto alla ripulitura
del sito, facendo venir fuori nuovamente i gradoni, il casotto del
bottino dell’acqua, la conduttura, la fontana di Bilingeli, la
concimaia, il lavatoio e un antico muro portante forse, parte
facente degli archi della condotta idrica del tempo; nella
vallata, esiste anche un antichissimo cunicolo che conduce al
quartiere del Castello ma lo abbiamo lasciato chiuso per ovvi
motivi.
Un lavoro certosino e nello stesso tempo molto pericoloso per le
scarpate cieche che si sono incontrate lungo il tragitto della
pulizia, che ha dato però un aspetto nuovo al sito, come si vede
nella foto la fontana già visitabile con la data scolpita nella
pietra bianca, luogo che rientrerà nella nostra attenzione del
mandato che abbiamo ricevuto dal popolo e, se sarà possibile,
vorremmo realizzare un’opera di cultura e di fruizione adatta che
possa valorizzare l’antica fontana e i ruderi della concimaia e
del lavatoio ritrovati, come per incanto e nella soprastante
piazzetta (largo Gaetano Barrile), a breve, procederemo, con fondi
comunali, alla realizzazione di una piazzetta con innesti di punti
di illuminazione pubblica, panchine e vasi ornamentali, in
pratica, una sorta di riqualificazione del luogo ad oggi, adibito
solo a posteggio di mezzi.
Dovrà essere mia cura continuare nella bonifica a tempo del sito,
per evitare che la non manutenzione lo renda nuovamente degradato
come pure rivolgo un appello alla popolazione affinché non usi il
sito per estinguere eventuali materiali di cui non si volesse
avere il possesso difatti, abbiamo trovato in mezzo agli enormi ed
alti rovi di oltre 3 metri, rifiuti di ogni genere, alcuni anche
non degradabili e per ciò, stiano attenti che se saranno scoperti,
saranno severamente sanzionati secondo le norme vigenti.
Già da subito, appena è stato riaperto il luogo antico da dove
scendere nella fontana, c’è stato un via vai di gente con
contenitori di ogni tipo per avere l’acqua, freschissima e limpida
e con la riapertura dell’accesso al bottino, ho consentito ai
tecnici della Sogeas di intraprendere ogni iniziativa affinché
quell’acqua sorgiva e naturale, possa essere nuovamente rimessa
nella condotta idrica del paese, attualmente non consentito per
motivi sicuramente riconducibili al mancato ed irrimediabile
accesso del sito.
Un orgoglio aver provveduto alla bonifica del sito di Bilingeli
dopo oltre quindici anni di abbandono e come questa iniziativa, ne
ho in programma altre come l’altra fontana di contrada Alberi,
lungo la S.P.5 Buccheri-San Giovanni, con la sua monumentale
facciata in pietra bianca, compromessa dagli agenti atmosferici e
dall’incuria, a secco da anni.
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