Si
mette in moto l’apparato burocratico per i lavori di
consolidamento del versante Scaletta a protezione dell’abitato di
Buccheri.
L’Ufficio Speciale per la Conservazione e la Difesa del Suolo e
dell’Ambiente Naturale di Catania, facente capo al Dipartimento
Regionale delle Foreste, dopo una segnalazione da parte del Comune
di Buccheri del 2004 per un’area in forte dissesto ricadente
appunto in contrada Difesa, a ridosso di un grosso edificio
abitativo, dell’area sportiva comunale e della Caserma dei
Carabinieri, zona inserita tra le aree dissestate a rischio
geomorfologico all’interno del P.A.I. del fiume S.Leonardo, ha
iniziato il monitoraggio; i sopralluoghi effettuati hanno
confermato lo stato di dissesto dell’area in particolare,
individuando un’area in cui i movimenti franosi superficiali
associati a erosione diffusa e forti carichi nevosi, hanno portato
ad una consistente riduzione della copertura arborea presente a
causa del precario ancoraggio al suolo con caduta delle piante di
roverella, cerro, leccio e castagno, appunto per un lento
movimento di soliflusso ogni qualvolta si verificano notevoli
precipitazioni evidenziati in superficie poi da rigonfiamenti
irregolari del terreno.
A darne notizia è l’Assessore al Territorio e alla Viabilità
Rurale Gianni Garfì.
I
lavori quindi, per un importo di 50 mila euro, finanziati nel
programma triennale Opere Pubbliche del Dipartimento Regionale
Foreste, una volta espletati tutti gli atti propedeutici necessari
per la gara e l’affidamento, che sarà curato direttamente
dall’Ufficio Speciale di Catania del Dipartimento Foreste,
consisteranno nel tagliare e asportare le piante di conifere
danneggiate ancora in piedi e sostituirle con latifoglie,
precedendo tale operazione con la ripulitura dell’area
interessata; per contenere i fenomeni di erosione superficiale,
saranno inoltre realizzate delle piccole briglie con palerie di
castagno e pietra locale creando dei salti di corrente di circa 30
cm. per circa 8.000 mq.
Infine, tutta l’area di intervento sarà recintata con chiudenda di
pali di castagno e rete metallica con relativo cancello di
ingresso al fine di impedire l’ingresso degli animali al pascolo e
consentire il regolare accrescimento delle piante messe a dimora
per uno sviluppo lineare complessivo di 450 metri e sarà
risagomato un solco naturale di smaltimento delle acque di
scorrimento superficiale utile per ridurre la velocità del flusso
delle acque piovane.
La
copertura arborea ed arbustiva del terreno sarà ricostituita con
la messa a dimora sia nelle viminate che nelle aree scoperte di
piantine di cerro, roverella, sughero, leccio, olivastro, ginestra
spinosa, lentisco, terebinto e altro.
In attesa dello sviluppo arboreo delle specie piantate, la
piantagione sarà integrata con la semina a spaglio di miscela di
sementi di piante erbacee e concimi organici che provvedano a
garantire la copertura vegetale del terreno.
Un intervento quindi molto importante per la difesa del suolo e
delle abitazioni lì vicine presenti che nel nostro territorio,
afferma il Responsabile della delega al Territorio Gianni Garfì,
che darà sicurezza per le abitazioni e strutture vicine, per la
vicina strada (che al momento è chiusa al transito) e per
l’ambiente, l’ecosistema e il panorama verde che è motivo di
pregio in tutta la provincia.
Cordialmente.
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