Buccheri fu
distrutta dal terremoto del 1693: i morti furono quasi 400, le chiese e
i palazzi caddero, come le povere case murate. Il disastro fu occasione
per ricostruire chiese, conventi e palazzi nello stesso sito e diede la
spinta alle maestranze locali a procedere ad una revisione del tessuto
urbano: Rimase il centro medievale addossato al pendio del castello, ma
il nuovo paese si ricostrui decisamente nella sottostante vallata, dove
fu spostata la
Chiesa Madre,
dedicata a S. Ambrogio di Milano.
Questa sorgeva un tempo ai piedi del
castello e dominava col suo alto torrione la sottostante piazzetta (Chiazzitta").
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Dopo il terremoto fu chiamato l'architetto ferlese fra Michele perché
disegnasse la pianta e posizionasse la chiesa, ma soprattutto
l'architetto palazzolese don Joseph Ferrara perché la ricostruisse. La
facciata fu appena iniziata dal Ferrara, ma purtroppo mai
completata. Non distante dalla Matrice è la piazza dei Canali
oggi centro del paese. Un tempo vi sorgeva un monumentale
abbeveratoio con una fontana, di cui è rimasta solo la Fontana
detta dei "4 canali", datata 1585. |
Dalla piazza percorrendo la via Vittorio Emanuele gi raggiunge la
bellissima
Chiesa della Maddalena, ricostruita dopo il terremoto sul
sito attuale, mentre da epoca antichissima si trovava all'ingresso est
del paese.
La chiesa è opera dei Mastrogiacomo e in particolare di don
Michelangelo Di Giacomo.
Del Di Giacomo è il primo ordine della
facciata, mentre il secondo fu realizzato su progetto di Carlo
Longobardi di Caltagirone. Si raggiunge piazza Toselli (piazza
antica) col piccolo edificio del Municipio e su cui sbocca la
scalinata in pietra lavica della
Chiesa di S. Antonio. |
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Tale Scalinata fu però realizzata nel
1911. La chiesa domina con la sua altissima facciata e caratterizza
fortemente l'immagine complessiva del paese. La facciata si deve a
Salvatore Ali che La disegnò nel 1792 e la completò nel 1815.
La chiesa
fu realizzata dall'architetto Ferrara e da Corrado Scarrozza e
completata nel 1728. Nel 1756 Giuseppe Gianforma realizza gli stucchi
dell'interno. Collaterale alla chiesa è il Palazzo Cosentino, oggi della
famiglia dei baroni Ferla e Tristaino (2 metà sec. XVIII). Attraverso un
basso arco si accede alle strette viuzze che portano al Castello, che
con la sua mole dominava il paese. Oggi ne restano tracce significative
come la torre meridionale e la cinta muraria e la torre centrale
o maschio. |
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I dintorni
Dal Castello si domina un paesaggio
di straordinaria suggestione: piana di Catania, i boschi comunali,
le pendici del monte Lauro (m. 986), la cuspide degli Iblei.
I boschi che circondano il paese
sono una risorsa e costituiscono ottimi itinerari ecologici.
Il bosco di S. Maria attrezzato
con un funzionale camping, dotato di diversi servizi, dal quale,
seguendo percorsi predisposti dall'Azienda Forestale, si può
visitare la pineta e godere della splendida vista sulla piana di
Catania e sull'Etna innevato e fumante.
Nei boschi di Buccheri si raccolgono ottimi funghi, fra cui il
boletus, le lepiote, i "lattari".
Dal monte Lauro si possono seguire diversi itinerari ambientali
lungo i corsi dei fiumi, che quivi hanno origine: l'Irminio, 1'Anapo
e il S. Leonardo.
Seguendo le Foci dell'Anapo, dalla contrada Guffari, si raggiunge il
monte Casale, su cui giacciono i resti di una misteriosa città greca
del VII sec. a.C. (Casmene?), costruita sul pianoro del monte. Il
Fiume S. Leonardo, che si forma nei pressi del colle Tereo, a pochi
chilometri da Buccheri, si incassa in una profonda e stretta gola,
chiamata appunto Stritta.
Tratto dal libro:
La
Provincia di Siracusa e le sue Tradizioni Popolari
del dr.
Luigi
Lombardo. |