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Punto di incontro di culture e civiltà. Unione mistica di religioni, riti e leggende. Alchimia di lingue, colori, ritmi e suoni. Tutto questo fu il medioevo siciliano: ventre del Mediterraneo e ancora più su, fino ai Longobardi e ai Normanni. Oggi potremmo definirle prove tecniche di globalizzazione, in un mondo (quello medioevale) che nel Mediterraneo aveva il suo centro, e nella Sicilia il suo ombellico. A ricostruire quelle atmosfere ed a rinverdirle ci pensa il Medfest 2004 di Buccheri. Parte per essere una ricostruzione di quel medioevo, ma non si ferma e va oltre.

Il Medfest 2004 diventa così il punto di incontro di più medioevi: da quello celtico dei Morrigan, a quello indiano dei Namu, alle esotiche atmosfere etniche di Kaly Kurlit. La multietnicità di questo Medfest si fa globale, nel senso più contemporaneo del termine, accomunando esperienze distanti nello spazio, ma ugualmente cariche di vitale frenesia. Un programma, quello del Medfest 2004, che rende onore a quel principio di multietnicità che ha reso particolare e unico il medioevo siciliano.

Ma Buccheri e il suo Medfest non possono dimenticare gli spettacoli della tradizione. Ecco allora che si fanno spazio veri e propri maestri delle emozioni. Ci riferiamo agli artisti della Compagnia dei Folli di Ascoli e dell’Accademia dei Remoti di Faenza: gente che ha fatto della capacità di emozionare e di stupire il cuore pulsante della loro arte. Ecco allora che Buccheri, inespugnabile fortezza arroccata sulle alture iblee, si apre a nuovi crogioli di culture e linguaggi. E’ la Sicilia che torna ad essere centro del mondo. Sono i ritmi e i colori del Medfest 2004 che, ancora una volta, stupiscono, ammaliano, emozionano.

le immagini della edizione 2002

le immagini della edizione 2003
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